Un’inquietante vicenda di abusi e violenze si è consumata tra le mura di una casa di riposo a Caltanissetta, dove gli anziani ospiti, anziché trovare cure e assistenza, venivano sottoposti a maltrattamenti e sequestri di persona. Un’indagine condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Caltanissetta ha portato alla luce una realtà agghiacciante, fatta di vessazioni fisiche e psicologiche ai danni di persone fragili e indifese.
L’operazione nella Casa di Riposo
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone, tra operatori socio-sanitari e gestori della struttura. Per 6 di loro si sono aperte le porte del carcere, mentre gli altri 3 sono stati posti agli arresti domiciliari. Le accuse sono gravissime e gettano un’ombra oscura sul mondo dell’assistenza agli anziani, un settore delicato che richiede professionalità, umanità e rispetto.
Le indagini hanno rivelato un quadro desolante, fatto di comportamenti crudeli e degradanti. Gli anziani, spesso affetti da patologie invalidanti e bisognosi di cure costanti, venivano trattati con disprezzo e violenza. Immaginiamo l’angoscia di queste persone, private della loro libertà e della loro dignità, costrette a subire in silenzio le angherie di chi avrebbe dovuto prendersi cura di loro.
Tra le accuse più sconcertanti, quella di aver immobilizzato gli ospiti più fragili a letto con mezzi di contenimento o di averli legati con cinghie alle sedie a rotelle. Una pratica inaccettabile, che denota non solo una grave mancanza di professionalità, ma anche una totale assenza di empatia e di rispetto per la persona umana. Purtroppo, episodi di questo tipo non sono rari nelle cronache italiane. Spesso, dietro la facciata di apparente normalità di alcune strutture si celano situazioni di degrado e di violenza. È fondamentale che le istituzioni preposte intensifichino i controlli e che i cittadini segnalino tempestivamente eventuali sospetti di maltrattamenti.
L’Ordinanza della procura
L’ordinanza ha disposto anche il sequestro della struttura, che è stata affidata ad un amministratore giudiziario. Un provvedimento necessario per garantire agli anziani ospiti un’assistenza adeguata e per ripristinare la legalità all’interno della casa di riposo. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili di queste azioni vergognose vengano puniti con il massimo rigore.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta prosegue il suo impegno nel controllo delle strutture socio-assistenziali, avvalendosi anche di Reparti specializzati come il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS). Un’azione di controllo e prevenzione fondamentale per tutelare la salute e la dignità degli anziani, una fascia della popolazione particolarmente vulnerabile che merita attenzione e rispetto. La società ha il dovere di prendersi cura dei suoi membri più fragili, garantendo loro una vita dignitosa e serena. Episodi come quello di Caltanissetta ci ricordano che c’è ancora molto da fare per costruire una società più giusta e solidale.
Gli Arrestati
6 in carcere e 3 agli arresti domiciliari, nei cui confronti sono emersi gravi indizi di reati commessi nei confronti di anziani ospiti nella casa di riposo “Santa Chiara” nel quartiere Santa Flavia. In carcere sono finiti Venera Alaimo, 63 anni, Pietro Castronovo, 44 anni, Gianluca Giuseppe Ciresi, 50 anni, Gaetano Marrocco, 51 anni, Agata Giovanna Salamone, 50 anni, Donatella Michela Salamone, 41 anni, ai domiciliari con braccialetto elettronico Katia Dibenedetto, 48 anni, Marco Iacono, 38 anni, Noemi Tomasella, 25 anni (difesi dagli avvocati Rosario Didato, Sergio Iacona, Marco Bellomo, Salvatore Sollami, Boris Pastorello, Umberto Ilardo, Angela Bertolino, Giovanni Annaloro)