Per un Pugno di Terra. Due giorni che, attraverso performance artistiche, dibattiti, presentazioni di libri e camminate si prefiggono l’obiettivo di dar vita a momenti di riconnessione ed ascolto con la madre Terra. Si chiama “Per un pugno di terra” il festival che, alla sua prima edizione, è ideato dalla società di produzione siciliana PrimaQuinta, con la direzione artistica dell’attore e produttore Aldo Rapè, che si terrà il 17 e 18 settembre a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, nella suggestiva location dell’agriturismo Terra delle Antiche Solfare, immerso in un bosco di conifere ed eucalipti, con sentieri di circa 8 km, sull’area della ex miniera di Zolfo Apaforte-Stincone, luogo ricco di storie, tradizioni e pronto per un rilancio internazionale. “Una cerimonia laica, per tornare ad essere contadini del sacro, custodi della Terra ed in ascolto con essa, riconsiderare la Terra ed i suoi elementi come una grande farmacia…”, spiega Aldo Rapé, ideatore della manifestazione e direttore artistico. Il festival si aprirà sabato 17 settembre, alle 16, con l’installazione a cura dell’artista Alberto Antonio Foresta.
Seguirà alle 17.30, il dibattito a cura di Stefania e Aldo Falzone, proprietari dell’agriturismo Terra delle Antiche Solfare, dal titolo “I custodi della Terra”, entrambi racconteranno la loro esperienza di recupero e valorizzazione dell’antica solfara di San Cataldo. Alle 19, spazio al teatro con “Pinuccio” con Aldo Rapé e le musiche dal vivo di Zafarà, uno spettacolo che scende nelle viscere delle miniere e nella storia più intima di ciascuno di noi, una storia d’amore di un figlio alla ricerca del padre. Domenica 18, invece, il festival proseguirà alle 16.30, con un incontro letterario a cura di Salvo Falzone, che presenterà il suo libro dal titolo “Piccola Atene” (edito da Barion nella collana Mediterranea), un noir curiale ai tempi del tormentato pontificato di Ratzinger. Un romanzo che svela le impalpabili dinamiche del potere attraverso le avventure di un detective per caso che scivola sul vischio di una provincia in cui si agitano poteri più forti di quanto si possa immaginare.
Nell’entroterra incontaminato del profondo Sud si muovono le pedine di questo rebus: il vescovo, l’onorevole, il proprietario di un centro commerciale, una femme fatale, gli imprenditori di un’antimafia di facciata. Alle 19, il festival si concluderà con l’evento in prima assoluta “I custodi degli alberi”, performance a cura di musicisti e compositori del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo coordinati dal maestro Giovanni D’Aquila. L’anima del bosco si trasformerà magicamente in suoni ed emozioni al tramonto, tra sentieri, alberi e piccoli avvallamenti. La performance vedrà inoltre la partecipazione delle improvvisazioni degli allievi della scuola di danza Fly Dance di Alba Bifarella e gli allievi della scuola di canto Mast 79 di Marinagella Rizza, entrambe a Caltanissetta e strutture di eccellenza nella formazione artistica del territorio. Nel corso dei due giorni sarà possibile anche prenotare una passeggiata tra il suolo e il sottosuolo del territorio che circonda l’antica zolfara.
Redazione – Caltanissetta Post