Nonostante pochi giorni fa proprio a Gela sia stata condotta una imponente azione repressiva da parte delle forze dell’ordine, ieri notte è stata data alle fiamme, per la seconda volta in pochi mesi, l’auto del consigliere comunale Gabriele Pellegrino. Che siano una serie atti intimidatorio contro bersagli preciso ormai è molto più che una ipotesi.
Questo è il secondo attentato incendiario in sei mesi ai danni del consigliere comunale eletto con Forza Italia, Gabriele Pellegrino, che oltre a ricoprire la carica pubblica è anche un imprenditore metalmeccanico. La scorsa notte i soliti balordi hanno dato alle fiamme la sua Audi che era parcheggiata in via Ettore Romagnoli, a pochi metri della caserma della Guardia di Finanza e dove l’imprenditore gelese risiede. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che sono riusciti a spegnere il rogo prima che le fiamme raggiungessero altre macchine parcheggiate ed arrecassero danni maggiori.
Oltre ai vigili del fuoco sono arrivate diverse pattuglie della polizia di stato che hanno avviato le indagini le forze dell’ordine che hanno avviato indagini. Solidarietà al consigliere comunale è arrivata dalla Democrazia Cristiana, il partito di Totò Cuffaro, “Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Gabriele e alla famiglia. Il nostro sostegno va anche a tutti i gelesi certamente scossi da questi gesti deplorevoli che non colpiscono solo una singola persona ma lanciano un segnale negativo a tutta la comunità”, fanno sapere gli esponenti della Nuova Dc, partito al quale Pellegrino si è avvicinato da alcuni mesi.