CALTANISSETTA – Manca ormai pochissimo all’inizio della Settimana Santa, uno dei momenti più intensi, sentiti e identitari per Caltanissetta. Dal 13 al 20 aprile 2025, la città si immergerà nuovamente nella sua Settimana Santa, un evento che trascende la semplice celebrazione religiosa per diventare un potente “patrimonio immateriale di fede, cultura e tradizione”, capace ogni anno di richiamare migliaia di persone – fedeli devoti, turisti affascinati e cittadini profondamente legati alle proprie radici – da ogni parte del mondo. Le vie del centro storico si trasformeranno in un suggestivo “palcoscenico spirituale a cielo aperto”, animato da riti che affondano le radici nei secoli ma che sanno rinnovarsi grazie all’impegno corale di istituzioni, associazioni, maestranze e, quest’anno in modo particolare, delle scuole.
Il programma, ricco e articolato, prenderà il via ufficiale la Domenica delle Palme (13 aprile) con la Messa Pontificale celebrata dal Vescovo Mons. Mario Russotto e la successiva processione serale di Gesù Nazareno, che segna l’inizio di un’immersione collettiva in un’atmosfera carica di pathos e devozione. Seguiranno giorni scanditi da appuntamenti che sono pietre miliari della tradizione nissena: le rappresentazioni sacre del lunedì e martedì, il solenne e antico corteo della Real Maestranza il mercoledì mattina, la processione delle “Varicedde” (i gruppi più piccoli) il mercoledì sera, quella maestosa delle “Vare” (i 16 gruppi scultorei a grandezza naturale raffiguranti la Passione) il Giovedì Santo, fino al culmine emotivo del Venerdì Santo, con la processione del Santissimo Crocifisso, il venerato “Signore della Città” (noto come Cristo Nero), accompagnata dalle struggenti “lamintanze” intonate dai Fogliamari, canti funebri dialettali di antica origine.
“Caltanissetta custodisce una Settimana Santa che non è solo un appuntamento religioso – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Toti Petrantoni – ma è soprattutto una narrazione collettiva che unisce memoria, identità e futuro”. Una narrazione che l’amministrazione comunale, quest’anno, ha voluto rendere ancora più viva e partecipata, puntando sul coinvolgimento attivo delle nuove generazioni. Grazie a un’iniziativa fortemente voluta e realizzata in sinergia con il provveditorato agli studi, le scuole primarie, medie e superiori della città saranno protagoniste. In particolare, il Mercoledì Santo, gli studenti sono stati invitati ad assistere in prima persona al passaggio del corteo della Real Maestranza, un momento carico di simbolismo e storia cittadina.
“Quest’anno abbiamo voluto valorizzarla ulteriormente coinvolgendo le scuole del territorio in maniera strutturata – prosegue l’assessore Petrantoni – affinché i più giovani possano vivere questa esperienza non solo da spettatori, ma da protagonisti consapevoli”. Un modo per assicurare la trasmissione di questo prezioso patrimonio culturale e religioso, rendendo i ragazzi parte attiva di un’eredità che appartiene all’intera comunità.
Un Patrimonio da Vivere: Settimana Santa Tradizione e Futuro si Incontrano nelle Vie della Città
L’impegno dell’amministrazione, in collaborazione con tutte le realtà coinvolte (associazioni, curie, maestranze), si è concentrato nel predisporre un programma che rispetti la solennità e la tradizione dei Riti, garantendone lo svolgimento ordinato e partecipato. Dalle rappresentazioni teatrali della Passione curate dall’Associazione Teatro della Parola, alle messe solenni in Cattedrale come quella Crismale e “In Coena Domini”, fino alle processioni che scandiranno i giorni centrali, tutto è stato pianificato per permettere a fedeli e visitatori di vivere appieno l’esperienza spirituale e culturale della Settimana Santa nissena.
Il calendario dettagliato prevede momenti salienti quasi ogni giorno: la rappresentazione della Passione lunedì 14, le scene della Via Crucis e della ‘Scinnenza martedì 15, la doppia uscita della Real Maestranza e delle Varicedde mercoledì 16, la Messa Crismale e la maestosa processione delle Vare giovedì 17, l’Adorazione della Croce e la processione del Cristo Nero venerdì 18, per concludere con la Messa Pontificale di Pasqua domenica 20 aprile.
“Caltanissetta ha scommesso su sé stessa – ha concluso l’assessore Petrantoni – e lo ha fatto puntando sulla bellezza della propria tradizione, senza rinunciare all’innovazione. La Settimana Santa non è un evento del passato, ma una promessa per il futuro della nostra comunità”. Con questo spirito, la città si appresta ad “accendere la Passione”, pronta ad accogliere chiunque voglia condividere un’esperienza unica, che intreccia fede profonda, arte popolare, storia secolare e un forte senso di appartenenza comunitaria.